Venerdì, 26 Aprile 2024
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Termocoperte per moto: cosa sono e a cosa servono

Le prestazioni di una moto sono influenzate da diversi fattori e da ogni elemento, meccanico e non, che compone il mezzo: motore, telaio, carenature, settaggi dell’elettronica e così via. Tra questi, un ruolo di primo piano spetta agli pneumatici ed all’intero gruppo ruota (costituito dalla gomma e dal cerchio).

Termocoperte per moto: cosa sono e a cosa servono
Termocoperte per moto: cosa sono e a cosa servono

Questi infatti rappresenta l’elemento che mette in contatto diretto la moto e la superficie stradale; per questo motivo, dallo pneumatico dipende buona parte del comportamento del mezzo, in particolare in termini di tenuta di strada, di aderenza all’asfalto e di capacità di frenata. Ragion per cui una gomma deve essere sempre in condizioni ottimali (per usura e pressione di gonfiaggio) per assicurare i migliori riscontri prestazionali e un elevato grado di sicurezza alla guida.

Le termocoperte per moto: cosa sono e quanto costano


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Un fattore talvolta trascurato ma comunque importante per la piena funzionalità degli pneumatici è la temperatura. Soprattutto in contesti agonistici (ma non solo), è fondamentale che le coperture non siano troppo fredde perché potrebbero risultare troppo dure e non assicurare un’aderenza ottimale (il cosiddetto “grip”) della moto alla strada. Per evitare questo genere di inconveniente esiste un accessorio in grado di scaldare gli pneumatici allo scopo di renderli pronti all’uso: si tratta delle termocoperte. Questo tipo di prodotto può essere adoperato tanto in ambito professionale ed agonistico tanto da parte di semplici appassionati particolarmente esigenti.

Quando si parla di termocoperte per moto ci si riferisce – a differenza di quanto potrebbe suggerire il nome – a degli involucri speciali, realizzati in modo tale da poter contenere uno pneumatico per moto e riscaldarlo prima di rimontarlo sul cerchio. La parte esterna è realizzata in materiale impermeabile (un mix di cotone e poliestere) mentre le superfici interne sono ignifughe e resistenti all’usura del tempo. Ogni termocoperta può essere sigillata per mezzo di una chiusura in velcro applicata al tenditore e collegata ad una minigonna in materiale plastico. Accessori di questo tipo sono reperibili tanto presso i negozi specializzati – benché non siano tra i più diffusi – quanto tramite gli store online dei rivenditori di settore, come ad esempio Omnia Racing. Le termocoperte vengono vendute sempre in coppia a prezzi compresi tra i 150 e i 250 euro.

Come funzionano le termocoperte

Le termocoperte sfruttano un elemento riscaldante (ossia in grado di condurre il calore) costituito da un cavo di teflon o da un resistore in carbonio; la funzione primaria del filamento che scorre all’interno della coperta è quello di distribuire il calore in maniera omogenea, grazie anche al tessuto heat spreader che favorisce ulteriormente questo tipo di processo. Il filamento riscaldato può essere distribuito all’interno delle guaine di protezione secondo diverse geometrie (radiale o longitudinale) a seconda del modello di termocoperta. L’elemento viene riscaldato grazie all’energia attinta da una fonte di alimentazione esterna per mezzo di un cavo di alimentazione bipolare; il sistema di riscaldamento funziona ad una tensione di 200 V (mentre la potenza di assorbimento è in genere compresa tra i 300 e gli 800 W).

La superficie esterna della termocoperta presenta una piccola centralina di controllo, per mezzo della quale è possibile regolare la temperatura con una serie di tasti: in genere una coperta riscaldante è in grado di sviluppare temperature comprese tra i 40° e i 100°. Poiché esistono tanti modelli di diversi di moto che montano gomme di dimensioni diverse, esistono anche termocoperte di ‘taglie’ diverse, ciascuna adatta ad uno specifico modello di pneumatico sia in termini di diametro che di larghezza della spalla. Altra caratteristica di questo accessorio è la possibilità di regolare l’azione dell’elemento riscaldante, estendendola anche al cerchio ruota: anch’esso, infatti, per assicurare le migliori prestazioni possibili, deve essere ‘in temperatura’ prima di essere utilizzato.