Venerdì, 19 Aprile 2024
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Come diventare uno streamer di successo in pochi semplici passi

La pervasività dei social media e la costante evoluzione tecnologica che caratterizzano la nostra attuale epoca storica hanno avuto un importante impatto sul mondo del lavoro e probabilmente continueranno ad averlo ancora per molti anni. Negli ultimi anni sono nate nuove professioni come il social media manager, il personal online shopper e il gamer professionista.

Come diventare uno streamer di successo in pochi semplici passi

Una delle più interessanti in assoluto è lo streamer, ovvero colui che trasmette in diretta contenuti online legati ad argomenti diversi e che allo stesso tempo interagisce con successo con la community di spettatori e fan. Una professione che, se fatta nel modo giusto, può trasformarsi rapidamente in un lavoro decisamente ben pagato.

Lo streaming video è arrivato nelle nostre case grazie a siti come YouTube. Successivamente si è evoluto dando origine a servizi on demand come Netflix, Prime Video e Disney+. In questo preciso momento, però, per diventare streamer è impossibile prescindere dalla presenza su Twitch, piattaforma che, oltre a essere la preferita tra i professionisti del gaming più seguiti, da alcuni mesi ospita importanti operatori come PokerStars e che ha allargato a dismisura il proprio pubblico e i propri orizzonti, trattando argomenti che vanno ben oltre il semplice intrattenimento.

Se vogliamo diventare streamer professionisti, oltre all’account sui siti più importanti, serve educazione al digitale e un’attrezzatura di buon livello. Un’attrezzatura che non può prescindere da un microfono in grado di minimizzare l’impatto di eco, interferenze e rumori di fondo, da una webcam con bassa latenza e ottima definizione e da un PC con prestazioni di fascia medio-alta.



Per iniziare serve una buona dotazione hardware per due motivi. Il primo è che il computer deve supportare allo stesso tempo la creazione e la trasmissione in diretta del contenuto che intendiamo condividere, sia esso una sessione di gioco, un podcast oppure una testimonianza sul campo di un evento. E in contemporanea deve permetterci di interagire con chi ci sta seguendo senza ritardi o problemi di lag.

L’altro motivo è che il PC deve far girare senza problemi uno dei numerosi software che andremo a installare per iniziare a trasmettere. Alcuni sono gratuiti e molto “leggeri”. Altri sono a pagamento e richiedono una buona memoria e una buona CPU per esprimersi al massimo delle loro potenzialità.

Al di là dell’attrezzatura e degli aspetti puramente tecnologici, c’è un aspetto che differenzia uno streamer di successo da uno destinato a durare pochissimo online: la strategia. Prima di iniziare a spendere denaro in computer di ultima generazione e periferiche da migliaia di euro dobbiamo mettere nero su bianco un piano di attacco.

Chiediamoci qual è il pubblico che vogliamo attirare, definiamo i tratti della nostra personalità che potrebbero portarci al successo e il tipo di approccio che vogliamo mantenere con i follower, selezioniamo i contenuti che in quel momento il web o gli appassionati di gaming ritengono più interessanti.

Una volta fissati questi punti fondamentali dovremo elaborare un piano operativo. Fissiamo un orario di trasmissione giornaliera e cerchiamo di rispettarlo più possibile. Le dimensioni del pubblico e la sua crescita ci diranno se abbiamo scelto quello giusto o se dobbiamo cambiare rotta. In ogni caso dovremo armarci di pazienza. Non si diventa streamer da milioni di visualizzazioni in una settimana. Servono, invece, costanza, applicazione e una buona dose di disponibilità a fare un passo indietro quando ci si accorge degli errori.

Restano comunque due gli aspetti su cui puntare a livello concettuale: la sincerità e la creatività. Non importa avere una postazione da migliaia di euro ed essere costanti nelle trasmissioni. Se non ci mostriamo sinceri, appassionati e capaci di coinvolgere chi ci segue saremo destinati al fallimento.

Chiudiamo con qualche numero che, seppur indicativo, può farci capire quanto questa strada può rivelarsi remunerativa. Oggi uno streamer di medio-alto livello con un migliaio di follower può guadagnare tra i 4 e i 5 mila euro al mese. Una piattaforma come Twitch può far riscuotere a chi trasmette circa 3-4 euro ogni mille visualizzazioni.